Documentario: Il Viaggio della Vita

3 Giugno 2023 By Segreteria Monastero Tibetano

Domenica 18 Giugno una serata in compagnia del documentario che ci riguarda tutti, perché ripercorrendo le gioie e le delusioni che hanno segnato l’avventura umana di Tiziano Terzani capiamo come e perché il corrispondente di guerra abbia scelto di diventare un uomo di pace. Possiamo inoltre comprendere appieno il senso del suo ultimo messaggio, posto alla fine del film, registrato nella sua casa all’Orsigna: l’unico vero maestro non è in nessuna foresta, non è in nessuna capanna, non è in nessuna caverna di ghiaccio dell’Himalaya: è dentro di noi.

 
📹 Interverrà in presenza presso il Monastero Buddhista Tibetano, per l’occasione, il Regista, sceneggiatore e giornalista Mario Zanot.

PROGRAMMA:

🔸18:00 Arrivo dei partecipanti e registrazione

🔸18:30 Introduzione al Buddhismo a cura del Maestro e Guida Spirituale Ghesce Lobsang Sherap. Un’occasione importante, dedicata anche e soprattutto a chi si avvicina per la prima volta al Buddhismo Tibetano

🔸20:00 Cena a cura dei Monaci Buddhisti Tibetani del Centro, realizzata con i prodotti dell’orto, coltivati dagli stessi Monaci residenti. Dalla terra alla tavola, molto più che a Km 0.

🔸21:00 Proiezione del Documentario “Il Viaggio della Vita” di Mario Zanot. Il documentario che ripercorre l’avventura umana e professionale del grande giornalista e scrittore Tiziano Terzani. (Durata: 58 minuti)

 

🔴 PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 🔴 entro il 15 Giugno contattando la Segreteria del Monastero telefonicamente al numero 06 96883281 o scrivendo a: segreteriamonasterotibetano@gmail.com

Contributo di partecipazione: Euro 15,00

Dopo Anam, il senzanome, l’ultima intervista a Tiziano Terzani, il regista Mario Zanot
approfondisce la figura del grande giornalista e scrittore dedicandogli questo nuovo
documentario. Un lavoro durato due anni, in cui foto dell’archivio Terzani, Super 8 di famiglia, filmati storici, animazioni 3D, illustrazioni originali e motion graphic si fondono per raccontare la vita di Tiziano Terzani, dall’infanzia alla morte.

E grazie a registrazioni audio inedite, è Terzani stesso, con la sua inconfondibile voce, a ripercorrere le tappe più significative della vita che è stato capace di inventarsi giorno dopo giorno, con determinazione e fantasia.
Alla voce narrante di Monica Guerritore il compito di  congiungere tra loro i capitoli di questo incredibile viaggio.

Nel film gli aneddoti divertenti si alternano a momenti  drammatici, la sfera privata si intreccia con gli importanti avvenimenti storici di cui Terzani è stato testimone, osservazioni acute e riflessioni profonde si susseguono.

Terzani si guarda indietro, con spirito critico, senza  nascondere i propri errori, le proprie disillusioni, come quella legata al fallimento delle tante rivoluzioni in cui aveva fortemente creduto, prima fra tutte quella cambogiana di Pol Pot e dei khmer rossi.

Ma guarda anche al futuro, come dopo l’11 settembre, quando decide di rimettersi in cammino, nonostante la malattia, per diventare uomo di pace.

Riflette infine sul senso della propria vita, della vita in generale, arrivando alla conclusione che l’unico vero maestro non è in nessuna foresta, non è in nessuna capanna, non è in nessuna caverna di ghiaccio dell’Himalaya: è dentro di noi.

Ma la cosa a cui tiene di più è dare un messaggio di speranza, prima di tutto ai giovani, perché è convinto che chiunque possa inventarsi la propria vita, come ha fatto lui: “Non è che le porte sono chiuse, che il mondo è già tutto sprangato, che i posti sono già presi dagli altri. Ma per
nulla!”.

Tiziano Terzani (1938-2004)
Fiorentino, corrispondente di guerra, è stato uno dei giornalisti più noti a livello internazionale e uno degli autori di libri di maggior successo in Italia, con più di 2.500.000 copie vendute.
Profondo conoscitore dell’Asia, è stato per oltre 25 anni corrispondente del settimanale tedesco Der Spiegel e ha collaborato con il Corriere della Sera, l’Espresso e la Repubblica.

Mario Zanot
Regista, sceneggiatore e giornalista, ha collaborato come visual effects supervisor con Giuseppe Tornatore (Baarìa, La migliore offerta, La corrispondenza) e Nanni Moretti (Habemus Papam), e nel 2013 ha vinto il David di Donatello per i Migliori effetti digitali di Diaz, don’t clean up this blood di Daniele Vicari.
Nel 2004 ha girato il film Anam, il senzanome, l’ultima intervista a Tiziano Terzani, un vero e proprio testamento spirituale dello scrittore.